
La trasmissione di potenza generata da motori elettrici e riduttori
La trasmissione di potenza viene utilizzata nella meccanica per creare il movimento di un determinato elemento. La trasmissione di potenza viene eseguita per mezzo di cinghie e pulegge, catene e pignoni, ingranaggi e cremagliere, o può essere trasmessa anche per mezzo di motori elettrici e riduttori.
Il motore elettrico è un attuatore che trasforma la potenza elettrica in potenza meccanica, attraverso un sistema di magnetismo composto da magneti e elettromagneti.
Il sistema magnetico utilizzato nei motori elettrici sfrutta la corrente elettrica alternata per variare la polarità del campo magnetico in cui è immerso un rotore, la cui polarità è fissa e generata con magneti permanenti. Questo sistema fa in modo che le polarità del rotore e dello statore non riescano mai ad allinearsi e così si crea un moto rotativo costante.
Esistono vare tipologie di motori elettrici, a seconda del sistema di magnetismo con cui trasformano la potenza elettrica in potenza meccanica:
- Motori elettrici passo-passo
- Motori elettrici senza spazzole
- Motori elettrici in corrente alternata (sincroni o asincroni)
- Motori elettrici in corrente continua

Il riduttore è un dispositivo meccanico che permette la trasmissione del moto rotatorio di un albero ad un altro, con riduzione del numero di giri. Solitamente i riduttori possono essere a vite senza fine o a ingranaggi e si distinguono in riduttori elicoidali, ortogonali o epicicloidali.
Riduttori elicoidali sono tutti i riduttori che hanno al loro interno ingranaggi a dentatura elicoidale e possono essere divisi in:
- Riduttori Coassiali: hanno l’albero di ingresso sullo stesso asse dell’albero di uscita;
- Riduttori Pendolari: sono riduttori che non sono fissati direttamente alla struttura, ma solo al motore e al sistema di trasmissione posto sull’albero di uscita;
- Riduttori ad assi paralleli: hanno l’albero di uscita in un asse parallelo all’albero di ingresso;
- Riduttori modulari monostadio: sono tutti i riduttori composti da una singola coppia di ingranaggi al loro interno.
Riduttori ortogonali sono tutti i riduttori che hanno l’asse dell’albero d’uscita perpendicolare all’asse dell’albero d’ingresso. Questi riduttori possono essere ad ingranaggi o a vite senza fine.
Riduttori epicicloidali sono riduttori che non usano un sistema di trasmissione ad ingranaggi tradizionale, ma un sistema planetario, composto da un ingranaggio (detto solenoide) che fa ruotare altri ingranaggi (detti satelliti) su una corona dentata esterna e attraverso un telaio (porta satelliti) trasmette il moto rotatorio. Questi riduttori possono essere multistadio e quindi arrivare a rapporti di riduzione elevati ed essere usati dove è necessaria una coppia di trasmissione elevata. I riduttori epicicloidali possono esse coassiali o ortogonali.
La trasmissione di potenza attraverso un riduttore non ha solo la funzione di ridurre il numero di giri in ingresso del motore elettrico (o di una trasmissione meccanica), ma un riduttore viene impiegato principalmente per aumentare la coppia che riceve in ingresso; la coppia è la forza necessaria, posta ad una determinata distanza da un fulcro, per imprimere un movimento rotatorio ad un qualsiasi oggetto e la sua unità di misura è Newton (forza) per metro (braccio).
Motori elettrici Padova
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